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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

I) La cosa artificiale nella letteratura narrativa

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Il Diamante Indiano Trama l colonnello John Herncastle, ex ufficiale dell'esercito britannico, al rientro in patria dall'India reca con sé la leggendaria Pietra di Luna, un diamante di colore giallo, da lui rubato nel 1799 durante l'assedio di Seringapatam. Secondo la tradizione il diamante adornava la statua di una divinità indiana. Molti anni dopo, furioso nei confronti della sua famiglia, che lo ha messo in disparte, il colonnello nelle sue ultime volontà lascia il gioiello alla nipote Rachel, come regalo per il diciottesimo compleanno. In realtà il regalo dello zio espone Rachel agli attacchi dei guardiani della Pietra di Luna, un gruppo di tre bramini che, secondo la leggenda, si tramanda negli anni il compito di custodire la pietra e di recuperarla nel caso fosse rubata. La vicenda principale comincia dopo la morte del colonnello Herncastle, nella primavera del 1848, in una villa inglese dello Yorkshire, raccontata in prima persona dal maggiordomo Betteredge, a

H) Le narrazioni della cosa artificiale

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Origini del nome Il termine diamante deriva dal greco adamas (invincibile), e divenne in seguito adamant, demant e, infine, diamante. Riguardo all’etimologia del termine scrive Biringuccio (scienziato senese del 1480-1539): “Per fuoco la sua estrema durezza non si mollifica, nè con ferro alcun tagliar si può, talchè da ogni cosa creata è indomabile“. Gli Arabi lo chiamavano almas, gli Indù uira dal sanscrito vajra (fulmine o diamante) e gli attribuivano l’epiteto di “frammento d’eternità“ Storia di un diamante sfortunato Nel lontano 1701, uno schiavo che lavorava in una miniera nei pressi del fiume Kistna, trovò uno splendido diamante, uno dei più grandi e belli al mondo; per nascondere il tesoro, il ragazzo si provocò una ferita e lo nascose tra le bende con cui la fasciò per curarla. Il suo segreto venne scoperto da un marinaio, che uccise il povero schiavo, si impossessò della preziosissima pietra e la vendette per una cifra enorme a un mercante; ma l’uomo non resse

G) Le funzioni sostitutive del diamante artificiale

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Il diamante sintetico può essere utilizzato in modi diversi. I primi tre esempi sono strettamente legati alla proprietà del materiale di essere estremamente duro; Foratura con punta di diamante:  Molti trapani si servono  di una punta di diamante per forare materiali molto duri ma con durezza minore del diamante.   Taglio con punta di diamante:  Il diamante viene utilizzato per tagliare dei materiali in diversi tipi di lavorazioni ( come prima i materiali che devono essere tagliati devono avere una durezza minore di quella del diamante) Misura nelle prove di durezza: Il materiale in questione viene utilizzate come punto di riferimento per quelle che sono le prove di durezza dei materiali quali Rockwell,  Brinell e Vickers. Utilizzato come ornamento: Il diamante artificiale ha un costo nettamente inferiore rispetto quello naturale, per questo è facilmente reperibile in quegli oggetti strettamente legati alla moda. Infatti il materiale viene utilizzato come sostituto del or

F) Le forme sostitutive della cosa artificiale

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Nell’immaginario collettivo il diamante viene ricordato come una pietra trasparente e di forma triangolare, rotonda se vista da sopra. In effetti quello è il diamante per eccellenza, di forma e colore tradizionali. In realtà i diamanti hanno varie forme e dimensioni. L’abilità del tagliatore è quella di ricavare il meglio da una pietra grezza, cercando di ottenere massima brillantezza con la giusta forma, dimensioni e numero delle facce. Diamanti con taglio Marquise Il taglio Marquise è di forma ovale ma con gli estremi a punta. La forma nasce da una leggenda riguardante la Marchesa di Pompadour. La storia vuole che il Re Sole volesse un diamante che ricordasse la forma del sorriso della Marchesa.                   Il taglio classico Marquise comprende 56 facce. Il taglio rotondo a brillante Se pensiamo ad un diamante, è questa la forma che ci viene in mente. Questo è normale, poiché tre quarti dei diamanti trattati hanno questa forma. Il diamante classico a taglio

E) I materiali sostitutivi della cosa artificiale

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Le caratteristiche di rilievo del diamante artificiale sono la sua durezza e, se opportunamente drogato, la sua superconduttività; per cui analizzeremo i materiali sostituitivi del materiale legati a questi aspetti. Durezza Analizzando questa caratteristiche del materiale vi sono diversi materiali che possono sostituire il diamante, molti di questi possiedono delle caratteristiche addirittura migliori del materiale una volta conosciuto come il più duro esistente. Boro e derivati: i cristalli di boro , di difficile sintesi con durezza Mohs maggiore di 9.5; i Metallo-Boruri possono essere sintetizzati, a differenza di altri materiali superduri, in condizioni non estreme ed in grande quantità, ed hanno dimostrato possedere una durezza 9.5-10 su scala Mohs. Cristallo di Nitruro di Boro Materiali più duri del diamante: il Diamante Aggregato Nanorood ottenuto dalla compressione della fullerite C60 risulta essere più duro del diamante, infatti secondo alcuni test è in gr

D) Gli elementi della cosa artificiale

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Carbonio : elemento fondamentale per la produzione del diamante sintetico Carbonio Boro e Fosforo : elementi utilizzati per drogare il diamante in modo tale da renderlo superconduttore Boro Fosforo Ossigeno e Idrogeno : Elementi utilizzati per il processo di sintesi del diamante (CVD)

C) Individuare un articolo di giornale che tratta della cosa artificiale

Gli articoli sui diamanti sintetici sono molteplici per cui ho riportato tre diversi articoli che trattano argomenti diversi: caratteristiche, utilizzo nella scienza moderna e nuova forma di sintetizzazione. Caratteristiche- [...]  Nell'aria, i diamanti naturali iniziano a ossidarsi a circa ottocento gradi Celsius con conseguente usura degli strumenti diamantati a temperature elevate. Tentativi di aumentare la durezza dei diamanti diminuendone la granulometria hanno ottenuto discreti successi ma a costo di una stabilità termica ancora inferiore. La ricerca ha superato il problema sintetizzando un diamante con una struttura nanometrica composta non da grani sottili ma da "gemelli" di cristalli, domini di reticoli cristallini correlati simmetricamente[...]. http://www.repubblica.it/scienze/2014/06/13/news/creati_diamanti_sintetici_hanno_propriet_inedite-88863319/ Utilizzo nella scienza moderna -  Un laboratorio all'avanguardia in grado di produrre con grande veloc

B) Definire una prima mappa concettuale della cosa artificiale

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A) Indicare la cosa artificiale e definirne il nome in più lingue

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Un  diamante sintetico  è un  diamante  prodotto attraverso un processo  tecnologico , mentre i diamanti naturali vengono prodotti da un processo di natura  geologica . Il diamante sintetico è anche conosciuto come diamante  HPHT  o  CVD , sigle che ne definiscono il metodo produttivo:  High - Pressure High - Temperature  (sintesi ad elevata pressione e temperatura) e  Chemical Vapor Deposition  (sintesi a  deposizione chimica da vapore ). Azzurro-Albanese Arancione-Inglese Giallo-Italiano Verde-Arabo Rosso-Coreano Rosa-Sloveno Viola-Francese Azzurro-Ebraico Grigio-Tedesco